Modificato dalla Comm. Tecnico-Scientifica della S.I.P.S. il 2/06/2006

Standard morfologico

PAESE DI ORIGINE

Italia

UTILIZZAZIONE

Cane da seguita utilizzato prevalentemente nella caccia al cinghiale. Si adatta bene anche nella caccia alla lepre ed agli altri mammiferi.

CLASSIFICAZIONE

Gruppo VI – Cani da seguita di taglia media sottoposti a prova di lavoro.

Cenni storici

Il segugio maremmano merita davvero tale appellativo poiché è nato ed è stato selezionato nella Maremma grossetana, allevato da cacciatori contadini che lo utilizzavano per la caccia a tutti i tipi di selvaggina e per la guardia ai casolari. Sopravvissuto alle vicissitudini della II Guerra Mondiale, mantenendo inalterate le sue innate capacità venatorie, negli anni ’50 il segugio maremmano era utilizzato per lo più in singolo, o in coppia, su lepre, volpe, martora ed in particolare su cinghiale e capriolo. E’ proprio sul cinghiale che questo cane esprime tutto il suo valore venatorio.

ASPETTO GENERALE

Cane semplice, dall’aspetto gradevolmente rustico, dai movimenti rapidi, mesomorfo con tronco nel rettangolo, testa con cranio abbastanza largo; assi longitudinali superiori cranio – facciali leggermente divergenti, orecchio attaccato alto, occhio espressivo e fiero, bulbo con iride scura ed espressione attenta ed intelligente.

TESTA

La sua lunghezza totale è 4/10 dell’altezza al garrese, mesocefala, indice cefalico totale da 51 a 53 con linee superiori cranio – facciali leggermente divergenti, tollerate se parallele, sempre di buon cesello in ogni sua parte, non deve presentare rughe e sempre con pelle ben aderente ai tessuti circostanti. La lunghezza del muso è inferiore di circa 1/10 alla lunghezza del cranio.

CRANIO

Asciutto, ben cesellato, di forma lievemente convessa, ampio ai parietali con seni frontali ed arcate zigomatiche sviluppate, la sua larghezza è superiore o raramente uguale alla lunghezza (indice cefalico totale da 51 a 53). Protuberanza occipitale poco marcata, così come poco evidente è il solco frontale. Depressione cranio – facciale poco marcata.

MUSO

La sua lunghezza è di poco inferiore alla lunghezza del cranio, canna nasale leggermente convessa o rettilinea, tartufo sulla stessa linea della canna nasale, con margine ampio e con narici ben aperte e grandi, sempre umido e fresco, di colore nero, labbra sottili, leggere, determinanti al margine inferiore un semicerchio a corda molto stretta ma tale da determinare il profilo del muso, mai pendenti. Il colore dei margini labiali deve essere nero.

MASCELLE

Robuste, di forma tronco conica, con arcate dentali perfettamente combacianti.

GUANCE

Asciutte.

DENTATURA

Composta di denti bianchi e regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli incisivi a forbice, tollerato a tenaglia.

OCCHI

In posizione semi – laterale, di forma leggermente ovale con iride abbastanza scura, palpebre ben aderenti al bulbo con rime palpebrali di pigmentazione nera. Espressione vivace, attenta, che dimostra intelligenza.

ORECCHI

Con attaccatura leggermente larga, inseriti sopra la linea degli occhi, piatti e ben aderenti alle guance, di lunghezza tale per cui se distesi coprono l’occhio, di forma triangolare, appena arrotondati al margine inferiore. Mobili in attenzione.

COLLO

A tronco di cono, ben uscente dal tronco, leggermente più corto della lunghezza totale della testa, asciutto, dotato di buona muscolatura, assolutamente privo di giogaia.

TRONCO

Robusto, la cui lunghezza supera l’altezza al garrese di circa 1/10, senza perdere in armonia ed equilibrio, con linea superiore rettilinea. Garrese pochissimo elevato, a scapole ravvicinate, in armoniosa fusione con l’attacco del collo.

TORACE

Ben sviluppato nelle tre dimensioni, con costole piuttosto cerchiate, la linea sternale risale moderatamente verso l’addome, che non è mai retratto.

REGIONE LOMBARE

Robusta e muscolosa.

GROPPA

Di giusta lunghezza e larghezza, inclinata dai 20 ai 25 gradi.

CODA

Ben inserita al livello della linea della groppa, robusta alla radice. Nei soggetti a coda lunga si presenta gradualmente affusolata verso la punta, mai frangiata. Può essere amputata a poco meno della metà della sua lunghezza. Tollerati soggetti anuri e brachiuri.

ARTI ANTERIORI

Forniti di ottimi muscoli lunghi ed asciutti; spalla libera nei movimenti e ben orientata, la cui inclinazione sull’orizzonte è di 50 – 55 gradi. L’angolo scapolo – omerale ideale è di 105°.

Gomiti ben aderenti al torace, avambraccio decisamente perpendicolare al terreno e con regione carpiana giustamente flessa. Piede di forma ovale, con dita ben compatte a suola coriacea, unghie forti preferibilmente nere.

ARTI POSTERIORI

Ben angolati ed in perfetto appiombo con la regione tarsiana perpendicolare al terreno. Coscia muscolosa. Il piede è meno ovale dell’anteriore e con tutti i requisiti di questo. E’ tollerato lo sperone.

ANDATURA

Sempre sciolta e vivace, vocato al galoppo; l’azione venatoria gli può imporre il passo ed il trotto.

PELLE

Di buona consistenza e ben aderente in tutte le parti del corpo.

MANTELLO

Il mantello si presenta nei colori: fulvo dal carico allo slavato, nero - focato e tigrato. Può esserci la presenza di bianco, collocato nelle giuste sedi: sui quattro arti, piede e regione carpiana e tarsiana, sul collo, stella sul petto, lista sulla fronte e sulla punta della coda. La tessitura del pelo si presenta in due varietà: il pelo raso ed il pelo forte. Nel pelo raso la tessitura è vitrea, denso, uniformemente distribuito su tutto il corpo, difese non presenti o appena accennate, spesso può riscontrarsi sottopelo, com epure alcuni peli ruvidi collocati sul muso e sugli arti (da 1 a 1.5 cm). Nel pelo forte la sua lunghezza va da 3 a 4 cm, sempre uniformemente distribuito e ruvido al tatto.

TAGLIA E PESO

Altezza al garrese: nelle femmine, da 46 a 52 cm; nei maschi, da 48 a 54 cm. Sono tollerati 2 cm in meno o in più nei soggetti eccellenti. Peso: da 13 a 23 kg (13 kg peso minimo nelle femmine; 23 kg peso massimo nei maschi).

DIFETTI

Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto.

DIFETTI ELIMINATORI

Altezza e peso superiori od inferiori al previsto. Assi cranio – facciali convergenti.

DIFETTI DA SQUALIFICA

Enognatismo, prognatismo, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, incompleto sviluppo di uno o di entrambi i testicoli. Colore diverso da quelli indicati, forte depigmentazione, occhio gazzuolo o eterocromia oculare.